Come ogni anno, la terza domenica di luglio, a Venezia si svolge una delle poche festività di carattere sia religioso che profano che è perdurata nel tempo. La Festa del Redentore come la conoscono i veneziani si celebra da quasi cinque secoli. Si tratta di uno degli eventi più attesi anno dopo anno, sia dai veneziani sia dai veneti. E’ anche di grande interesse per i turisti internazionali che si riuniscono nel cuore della città dei canali.
Le origini della festa del Redentore a Venezia
Questa festa risale alla fine del XVI secolo, epoca in cui la peste bubbonica dilagò nella città di Venezia. Nel 1576, il Senato veneziano incaricò il famoso architetto Andrea Palladio di erigere una Chiesa in onore del Cristo Redentore da adorare in eterno affinché li proteggesse dall’epidemia. Finalmente, nel luglio del 1577 si dichiarò la fine della peste e i veneziani decisero di trasformare questa data in una tradizione che si sarebbe celebrata ogni anno.
Da allora, il Senato insieme al doge, a varie confraternite devote e a una folla di persone hanno attraversato un lungo ponte di barche, situate su entrambe le sponde del canale della Giudecca, per raggiungere la Chiesa.
La festività al giorno d’oggi
Attualmente, alle nuove confraternite religiose di Venezia si unisce una folla di appassionati che attraversa il ponte galleggiante per unirsi alla festa. Durante la Festa del Redentore, il bacino di San Marco si riempie di ogni tipo d’imbarcazione. E come se si trattasse di un rituale, tutti allestiscono le proprie barche o le terrazze da cui godersi lo spettacolo mentre cenano o stuzzicano qualcosa all’aperto.
Ma non finisce qui. Alla vigilia della notte della liturgia si assiste ai fuochi d’artificio, un vero e proprio spettacolo. I veneziani adorano questo spettacolo pirotecnico e amano condividerlo con i turisti che inondano la città in questa ricorrenza così indicata per loro.
La spiaggia del Lido è la meta successiva dei giovani veneziani. In seguito ai giochi pirotecnici la gente si siede sulla sabbia ad ammirare l’alba.
La festività si conclude domenica, giorno dedicato alle celebrazioni religiose.
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